Fondamentalmente per aiutarli a stare bene.

Più in generale, quello che muove le persone verso un percorso di cura è il dolore. Nell’urgenza del sintomo doloroso ci affanniamo alla ricerca di soluzioni: è così per i sintomi fisici e così anche per i sintomi emotivi e psichici.

La nascita di un fratellino, l’inizio dell’asilo, dormire nel proprio lettino, sono fasi di passaggio che possono mettere in crisi i bambini quanto i genitori. Ne sono espressione i disturbi del sonno, le fatiche nelle relazioni con gli altri, le crisi di rabbia o di pianto, la pipì nel lettino, la selettività alimentare. Se queste fatiche durano nel tempo a farne le spese è la salute del bambino, ma anche l’equilibrio familiare.

Ogni genitore desidera che il proprio bambino cresca sano e quanto più sereno possibile. Tuttavia possono sorgere difficoltà che mettono alla prova sia i bambini che i genitori, il mio ruolo è quello di favorire il benessere emotivo e psicologico dei giovani pazienti e aiutare i genitori a fronteggiare i momenti di difficoltà.